Elpida
memoria di un tempo
quando bambino
mi precipitavo in piazza
e gridavo strillavo
per ricevere in dono
il promesso gelato
Ora che i sogni
rischiano l'eterno
e giocattoli e libri
non bastano più
costretti ambedue
alla corsa del tempo
ti stringo con forza
al mio debole petto
in me con me pronta
per l'ora dell'atteso
inaspettato trapasso
(C. Cellini, in Neacromata, 1995, p. 33)