venerdì 6 dicembre 2013

Casa Editrice
Lateran University Press



La Poesia è dono e come tale va condiviso













Associazione Culturale 
Movimento Giovani
Nuovo Umanesimo

Affermare l'umano al centro
dell'attenzione dell'uomo

venerdì 19 aprile 2013







 Aux premières lueurs de l'aube
quand les gouttes nocturnes
cessent leur tremblement scintillant
et le géranium fraternise
et les violettes et les narcisses
regardent le ciel
je m'accoude au balcon
A droit les eaux mythiques
qui conduisent à Schylla et Charybde
les coupoles ornées de croix
les cloches que l'on a rendu muettes depuis des années
A gouche vers le bas
comme des fleuves en crue
les autos qui avancent
se poursuivent
se multiplient
se disputent le nom
se volent des bouts de rue

et dans un silence bruyant
le goudron mou
glisse sous les roues
les solitudes tracent
des parcours fèbriles
des complicités précaires

(C. Cellini, in Neacromata, 1996, p. 20,
traduction en français di René Corona)

mercoledì 3 aprile 2013



Du livre de la Genèse

Les lumières se tamisent
les tambours résonnent
tout passé disparaît
et le rêve avance

et du lointain provient
le chant des Iles Vertes
de l'Afrique Noire
le chant d'Adam
découvrant son Adam


(C. Cellini, in Neacromata, 1995, p. 24,
traduction di René Corona)

sabato 30 marzo 2013


Vittorio Di Blasi
Eloi Eloi lama sabactani


Hallelū Yāh
fra angustiati
singhiozzi
misterioso
e segreto
sul crinale
del tempo
esplose
il nuovo
linguaggio
di amore

(C. Cellini, in Transenne, 1996, p. 39)


mercoledì 27 marzo 2013

Valerio Grasso, Omaggio all'Humus del Ficus 
Carica Bianco2012, Calcografia manuale, 
Olio su legno scolpito e intagliato, cm 47 x 3,6 x 100


In Terra rimarranno solo croci


Testimone della mia agonia
con le mani distese lungo i fianchi
voglio soltanto potere sognare

Non ci sono ritorni della vita
e l'unico giorno che pur viviamo
è sempre più un arido deserto

Non so se basta un singolo lamento
d'un ricordo dolente e dignitoso
il nostro ormai raro conversare
riduce il tempo a semplice memoria

(C. Cellini, in Transenne, 1996, p. 17)

lunedì 18 marzo 2013



Michele Costa, Trittico
Michele Costa, Trittico
Michele Costa, Trittico
Uomo


Dal cielo
di sempre-domani
cade fine
una pioggia
di tiepide lacrime
nuove di gioia
Ascolta il suo
soffice suono
è la voce del cuore
che t'invita ad uscire
Assapora lentamente
la purezza di attimi
eterni di vita
bagnandoti in essa
ritrovi il tuo primo vagito
E smettila di odiare
giocando a quel gioco
già vecchio da sempre
che più forte ti vuole
sul forte che forte non è
Apri gli occhi e
rinasci
abbandona quegli angoli bui
che neri di fanno i pensieri
Accostati ai
fiori di campo
che ridono e giocano
fra erbe fra spini
fra aridi sassi
corrosi dal tempo
Disperdi la paura
uccidi la rabbia
metti in fuga l'invidia
restituisci il volto
al tuo volto
le mani alle mani
il sorriso ai
tuoi occhi di pianto

(C. Cellini, in Cháris, 1985, p. 51)


Giramondo


Giuseppe Guzzone, Ab antiqua, 2007
 olio su tela cm 100 x 150
Tu
che se da solo
che viaggi per il mondo
che non ti fermi mai
vorresti avere accanto
qualcuno
che ti stia vicino
che ti accompagni
quando sei da solo
che ti consoli
quando sei abbattuto?

Pensando
parli sempre con te stesso
Cantando
passi il tempo piano piano
Piangendo
hai coscienza che sei solo
Morendo
parti per l'immenso viaggio

(C. Cellini, in Cháris, 1985,  p. 13)

mercoledì 13 marzo 2013


Come vorrei
  
Giuseppe Guzzone, Le radici del sogno, 2006
Tu come stella cadente
che sfrecci e diventi
sogno e desiderio
Tu che sei in me
anche quando non ci sei
e che la sera contemplo
fra le nudità del creato
come vorrei ora
che la mia stanza
fosse illuminata
dal tuo bagliore
da quel tuo sguardo
che ha osato varcare
senza infingimenti
la soglia della vita

la nostra vita

(C. Cellini, in Cháris, 2a ed. 1987)




La divina follia
Alessandra Genna, Cercando luce, 2008
tecnica mista cm 60 x 75
  
come ogni giorno
sollevando i miei occhi
ho guardato il cielo
le nubi le stelle
la luce sospesa nel sole
gli spazi apparentemente infiniti
le trasparenze di corpi lontani

come ogni giorno
ho fissato nevrotici piedi
percorrere anonime vie
attraversate omonime piazze
salire e scendere scale
sostare infine stremati
davanti a necessitati silenzi

come ogni giorno
ho salutato persone
ho parlato con loro
ho stretto legami
di nuove amicizie
ho appuntato su pezzi di carta
possibili incontri futuri

come ogni giorno
da sempre cosciente
mi sono preparato ad andare
ma oggi mi mancan le forze
il coraggio la voglia
l'attesa indistinta
dell'estrema saggezza

(C. Cellini, in Transenne, p.23)



Mario Biardi, Il mulo tra le macerie, 1968
olio su tela, cm 90 x 70
Giugno 1991
  
Vorrei poter non essere
profeta di sventure
ed intonare canti
in allegrezza piena

ma a terra giacciono
tuttora indifesi
anime e corpi abusati
frammenti di bimbi abbozzati

(C. Cellini, in Transenne, p.25)


martedì 12 marzo 2013



Passata è la morte
Federico Severino, Momento, 2012
 tecnica mista cm 65 x 95 
  
e le mie mani
si sfiorano
si accarezzano
si stringono

nuovi spazi
definiscono
nel vuoto
nuovi volti
tratteggiano
nuove speranze
di future attese


(C. Cellini, in Neacromata, p. 41)







sabato 2 marzo 2013


Nei Palazzi
  
Maria Andriano, verità
L'ho veduti
gli affannati
antichi
legulei
andare
su e giù
per le scale
fermarsi
al primo piano
sprofondarsi
in inchini
avvoltolarsi
le mani
nelle mani
salire
al secondo
scendere
a terra
sventolando
vittorie
Hanno
barattato
libertà
con pezzi
di carta
al Monte
dei pegni


(e tornan
di moda
pagliette
e lustrini)

(C. Cellini, in Neacromata, 1995, pp. 44-45)

venerdì 1 marzo 2013



Liliana Di Benedetto, Oltre il silenzio
olio su tela, cm 70 x 80
Veloci più del tempo
muti i pensieri
riparano nella memoria

Varcata la soglia della coscienza
sospeso
immobile sul ciglio della vita
m'interrogo
mi pongo domande

Aggrondato
confuso
estraniato
mi racconto storie
m'invento passati
predico futuri
eludo presenti


e il Nulla muore
mentre i nulla
scandiscono ore

(Cesare Cellini, in Neacromata, 1995, p. 30)



Al tuo silenzio
il mio
Sebastiano Milluzzo, Maschera, 1985
si somma

fugaci pensieri
oscurità profonde
malinconici abbandoni
desideri lontani
spazi ristretti
ataviche rinunce
divinate assenze
visi truccati
maleodoranti odori
filari di maschere
passi misurati
tempi in attesa

il nulla
è diventato
niente
e della vita
la felicità
è vacanziera

C. Cellini, in Neacromata, 1995, p. 42)


domenica 24 febbraio 2013


E vi fu luce

Giuseppe Di Giunta, Elevazione, 1970,
 pastello cm. 40 x 60
La morte è sgomento
incertezza di vivere
solitudine necessaria
necessario silenzio

La morte è sicinnide sacra
opale di fuoco
che spaura la sera
nella pausa attesa
per rivivere il giorno

La morte è parola
suggello di vita
primo contrasto
tra l'Essere e il Nulla
risposta ai perché
del Bene e del Male

La morte è la morte
contrapposizione logica
logica affermazione
significante oscuro
d'ogni significato

(C. Cellini, in Neacromata, p. 39)



Una pace di pace


Sebastiano Milluzzo, Il nido, 1968
acrilico su tela, cm 93,5 x 84
Questa pace
per la quale tu speri
al mattino alla sera
il giorno nuovo

Questa pace
per la quale tu trovi la forza
di sorridere alla morte che avanza
implacabile ogni ora di più

Questa pace
per la quale le guerre
son miserabile cosa
e le ambite celebrate vittorie
acerrime esecrate nemiche

Questa pace
è la pace
che suona da sempre
nell'invocazione di giovani uomini
bambini morenti

(C. Cellini, in Neacromata, p. 48)



sabato 23 febbraio 2013



Giuseppe Guzzone, 2012, pastello cm. 70 x 100
Io penso al tempo
che non scandirà più
il mio tempo
e alle storie che altri
                          spero
racconteranno ad altri
per non smorzare
il raro sfringuellare
dei bambini


atavica memoria
di un Eden perduto
di un desiderio forte
come forte è il grido
l'attesa dell'anima

(C. Cellini, in Neacromata, p. 18)




Dal libro della Genesi

Si smorzano le luci
rullano i tamburi
s'azzera ogni passato
e il sogno avanza

e da lontano giunge
il canto delle Isole Verdi
dell'Africa Nera
il canto di Adamo
che scopre il suo Adamo

(C. Collura, in Neacromata, p. 24)


mercoledì 20 febbraio 2013




Vittorio Di Blasi, Ponti sugli stretti, 2003
Olio e decalco su doratura
Catania collezione dell'autore
Dicono


La guerra è altrove
La morte è altrove
e tu muori
e io muoio
Lancerò un ponte nel tempo
e stringerò la tua mano



(C. Cellini, in Neacromata, p. 28)





venerdì 15 febbraio 2013



Da sempre

Jennifer Caudill, Metamorfosi, olio su tela 2010, cm 40 x 40

Quante morti incolori
fra le pagine stipate
in volumi da esibire

Quante usate verità
sapientemente narrate
da seducenti sofisti

Quanta gente abusata
da esperti imbonitori
di intricate libertà


(e le umili labbra
partoriscono ancora
luttuosi lamenti
inquieti dolori)

(C. Cellini, in Neacromata, p. 59)




Nel giardino di Eden


Jennifer Caudill, Margine, 2010, olio su tela, cm 40 x 100

In attesa stanno
sorridenti i poeti
dietro le soglie
dell'illusoria vita
nella ricordanza
che un tempo fummo
felici d'essere
dono dell'Amore

(C. Cellini, in Neacromata, p. 54)

lunedì 11 febbraio 2013

Andrea Castorina, Dies Irae, 2010
 olio su tela, cm 140 x 260



Ricorsi storici


A forza lenti si spingono
gli usci contro i pesanti battenti
ma i cardini non girano più
uomini lutulenti s'accalcano
lungo le vie lastricate di morti


Lì giace il Colosseo
là via dei Fori Imperiali
e l'Arco di Augusto che veglia
la gioia per i morti ammazzati
  

(C. Cellini, in Neacromata, p. 43)


Con te
  
Vittorio Ribaudo - Vittorio Di Blasi, 
Ascensione di Dante al paradiso – 2012
 olio su vetro e lamina del ficodindia, 
Augusta, collezione Ribaudo.
Nell'alternanza del tempo
blanditi dal Silenzio
pur piangendo
a futura memoria
rivestiti di noi stessi
tremanti innalziamo
inni alla vita


ché altrove sono
intime passioni
felicità sognanti
gioie cristalline
trasumananti amori

(C. Cellini, in Neacromata, p. 56)

giovedì 7 febbraio 2013

 
Vittorio Di Blasi, Specchio per allodole,
parte 2, L'acquirente, 2006, Lamina di
ficodindia su vetro, Proprietá dell'autore
Tu Morte
 
Tu affascinante
Tu bella
Tu antica custode
d'arcani segreti
e d'ogni filosofia
genio ispiratore
vorresti quantoprima
farmi tuo possesso
Ma io
orgoglioso resto
ancora a lottare
col tempo tuo alleato
e rivivo affetti
e amori perduti
e amori nuovi
e nuove conquiste
di pace canto
novello Prometèo
 
(C. Cellini, in Ancora stelle, p. 38)

 
Vittorio Di Blasi,  Specchio per allodole,
 parte 1, Il venditore, 2006, Lamina
di ficodindia su vetro -  Proprietá dell'autore


Anche se Tu non esistessi
 
Come un mistagogo
solo con me stesso
in un angolo di mondo
con l'ultima lacrima
fra le palme unite
fissando il tuo mistero
paziente aspetto
carezzevoli speranze
(C. Cellini, in Ancora stelle, p. 30)
 

 
 
Privato dell'amore
Vittorio Di Blasi, Il senso dell'alba e il significato del tramonto, 2003 
olio su rami di palma defogliati, Catania, collezione dell'autore
violentato dal nulla
abbracciato al niente
ho pianto al sole
ho cantato alla luna
ho rincorso stelle
Ora
libero come libera può essere
la solitudine
ascolto palpitante
il mio silenzio e il tuo
il silenzio degli altri
che è silenzio di Dio
E forzatamente
ripercorro nudo
le vie dell'infanzia
i vecchi sospiri
gli antichi
quando ancora
era facile poter dire
ti amo
e gioire per averlo detto
col rossore alle guance
e la voce tremante
e le mani che annaspavano l'aria
 
(C. Cellini, in Ancora stelle, p. 21)
 


giovedì 31 gennaio 2013



Elpida

Michele Dixit, Pini, 1985, acquarello
T'ho sempre sognata
nei momenti d'attesa
memoria di un tempo
quando bambino
mi precipitavo in piazza
e gridavo strillavo
per ricevere in dono
il promesso gelato
Ora che i sogni
rischiano l'eterno
e giocattoli e libri
non bastano più
costretti ambedue
alla corsa del tempo
ti stringo con forza
al mio debole petto


in me con me pronta
per l'ora dell'atteso
inaspettato trapasso

(C. Cellini, in Neacromata, 1995, p. 33)