La divina follia
come
ogni giorno
sollevando
i miei occhi
ho
guardato il cielo
le nubi
le stelle
la luce
sospesa nel sole
gli
spazi apparentemente infiniti
le
trasparenze di corpi lontani
come
ogni giorno
ho
fissato nevrotici piedi
percorrere
anonime vie
attraversate
omonime piazze
salire e
scendere scale
sostare
infine stremati
davanti
a necessitati silenzi
come
ogni giorno
ho
salutato persone
ho
parlato con loro
ho
stretto legami
di nuove
amicizie
ho
appuntato su pezzi di carta
possibili
incontri futuri
come
ogni giorno
da
sempre cosciente
mi sono
preparato ad andare
ma oggi
mi mancan le forze
il
coraggio la voglia
l'attesa
indistinta
dell'estrema
saggezza
(C.
Cellini, in Transenne, p.23)
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