In quella solitudine di resti
La storia è mistero
mi han detto
La morte è muta
esperienza
ho risposto
Rimasi in silenzio
con le ginocchia serrate
sul mento
Gli astanti in attesa
disorientati assistevano
queti
Roma contro Giudea
han gridato
Vita contro vita
ho sillabato
…e tacquero le voci
Nel vicino Ruanda
i non-più-giovani petti
squassati da lamentosi
singhiozzi
rassegnavano rumori alla
notte
(Cesare Cellini, In quella solitudine di resti, in Transenne, 1996, p. 51)
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