Franco Lo Cascio, Il sogno di pietra |
Ancora
una volta
Sazio
di solitudine
svuotato
di me di tuttodel tempo dell'eterno
rincorro sull'orme
del passato il ricordo
dei giorni che videro
me bambino inconsapevole
giocare a palla a nascondino
solo nella piazza
deserta di uomini
a gridare la gioia
di non conoscere ancora
il futuro che oggi
si fa presente nei giorni
che muoiono
chiamandosi per nome
Marco Manuel Mustafa
Oscar Josephine Franz Chaun'li
d'eroina
una stretta in meno
di mano
un abbraccio maldato
maldonato
(C. Cellini, Ancora una volta, in Ancora Stelle, 1993, p.20)
(C. Cellini, Ancora una volta, in Ancora Stelle, 1993, p.20)
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