lunedì 17 dicembre 2012




Franco Lo Cascio, Il sogno di pietra
Ancora una volta

 
Sazio di solitudine
svuotato di me di tutto
del tempo dell'eterno
rincorro sull'orme
del passato il ricordo
dei giorni che videro
me bambino inconsapevole
giocare a palla a nascondino
solo nella piazza
deserta di uomini
a gridare la gioia
di non conoscere ancora
il futuro che oggi
si fa presente nei giorni
che muoiono
chiamandosi per nome
Marco Manuel Mustafa
Oscar Josephine Franz Chaun'li
 
 È bastata una dose in più
d'eroina
una stretta in meno
di mano
un abbraccio maldato
 

maldonato

                                                         (C. Cellini, Ancora una volta, in Ancora Stelle, 1993, p.20)

 

 

 

 

 

 

 

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