(Salvatore Caputo, Limone solitario) |
Vinto dall'ansia, dal
desiderio di un possibile Oltre,
sento sempre più pressante la necessità di abbandonare ogni forma di conoscenza
e affidarmi al sogno: istinto primitivo, che ci permette di rientrare nel
grembo della Madre, ogni qual volta lo vogliamo, e fluttuare liberi nelle acque
primordiali senza la paura e le costrizioni del tempo.
Mi conforta, infatti, pensare
che il sogno mi sarà compagno fino all'ultimo respiro, fino alla soglia
dell'incomprensibile e, forse, ancora oltre.
(Cesare Cellini, 12 Gennaio 1993, in Frammenti d'un Journal intime, 1998, p. 19)
15 Gennaio, 1993
Oggi ho letto, in una
citazione, un pensiero di Jakob Boehme: «dal momento che un uomo comincia a vivere, è già abbastanza vecchio per morire».
Io non conosco questo Autore,
non so dunque quale è il giusto senso da attribuire a questa affermazione.
Penso, però, che la morte è
necessità per la vita e la vita non si attua se non nella morte. Ma se questo
vale per la vita, non credo che possa valere anche per me. Non ne sono sicuro.
La vita sfida l'eterno; io, solo il temporale.
(Cesare Cellini, 15 Gennaio 1993, Ibidem, p. 20)
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