lunedì 12 novembre 2012



E' tempo

Oggi non mi va di fare nulla
neppure pinagere e scherzare
Osservo il tempo
l'eterno antico-bambinone
che gioca a rimbalzo con le ore

Ascolto l'inizio di una musica
composta dalla tenue pioggia
per strada negli orti
sulle foglie di alberi grandi
e di tenere viole

Chiudo gli occhi e inizio a danzare
leggero veloce assieme al vento
corro corro via
sui campi illuminati da lampade votive
sulle acque nei cieli
di un vecchio pantano

Ad un tratto una luce rapida
illumina le cose
le abbandona nell'ombra
sosta alla coscienza
e fugge via lontana

Ora è lì
oltre il silenzio
oltre la parola

Vorrei seguirla
faccio un passo e poi un altro
un altro ancora cado
mi rialzo cado non ho forza
mi abbandono stremato angosciato
con le pupille nel vuoto
e le mani che stringono niente

Poi la tua immagine
e il tuo sorriso
e la tua voce forte e calda

è tempo



(Cesare Cellini, Cháris, 2a ed., 1987,  pp- 32-33)


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